Bordello orientale?

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I Gogol Bordello sono un gruppo musicale americano. Il suo leader Eugene Hütz, ucraino, s’è pronunciato su temi asiatici in varie interviste:

“I grew up shoulder to shoulder with some martial arts kids in Ukraine who also loved a rock ’n’ roll and punk atmosphere, just as much as I loved to watch them train intensely and talk about Taoism, Tibet, Shaolin… even though my actual training was minimal, an interest and connection to martial arts and Taoist poetry stuck with me. Years later, when touring with Gogol Bordello, I started meeting serious people from the world of martial arts who were dedicated fans of the band! So the thing went full circle. I got back on track with that, in particular with chi kung. Also, various meditation techniques brought a whole new dimension to life. A lot of that practice helped me also to recognize new values of playing music itself, and seeing it as a form of moving meditation too, kind of like my own musical kung fu.” (intervista di Rachel Comey, 13-8-2013, http://thelabmagazine.com/2013/08/13/eugene-hutz/)

“There is amazing dialogue going on between West, analytical minds and technology, and East, people like Dalai Lama, who are writing books and making studies with leading biochemists and quantum physicists,” Hütz explains. “That dialogue is fascinating. It’s historical dialogue, never has East and West come together in such a positive spirit. I’ve been studying this dialogue for years and a lot of my songs kind of came out of there. People that know a bit about Eastern philosophy or martial arts, they can understand the power of my lyrics.” (intervista di Philip Cosores, 21-6-2013, http://www.pastemagazine.com/articles/2013/06/gogol-bordello.html)

“‘I don’t really differentiate between being on the road and being at home,’ he says. ‘All the same activities are present in my “regular” life, if you can call it regular. There’s a term in kung fu called “moving meditation”, which I think is a pretty important skill if you’re regularly on the road. I look at touring as a form of combat – sure, it’s artistic, there’s partying and nightlife, but you gain condition, then you go into battle, and you spend it.’” (Gogol Bordello’s Eugene Hütz: I’m actually quite introverted, 5-12-2013, http://metro.co.uk/2013/12/05/gogol-bordellos-eugene-hutz-im-actually-quite-introverted-4213759/)

“That’s why people have a feeling of freedom with music, because the divisions temporarily go away and they say ‘wow that felt so fucking great’. Yeah, reach out and get it! Make it part of your day, start the morning with that connection with art. It can be martial arts, it can be science; it doesn’t matter.” (Judy Cantor-Navas, Eugene Hütz Q&A: Gogol Bordello’s New Album ‘Just Feels F—ing Big, 11-6-2013, http://www.billboard.com/articles/news/1566448/eugene-hutz-qa-gogol-bordellos-new-album-just-feels-f-ing-big)

“Method, however, implies a lot of homework. You have to be a ninja at what you do, create your own karate; a method that allows you to be spontaneous and free.” (Tanya Siyanko, Kyiv Hit by Gogol Bordello, http://www.whatson-kiev.com/?go=News&in=view&id=7755)

“[…] also, martial arts again find its way into my life, and along with eastern philosophy they are huge sources for me…. I find a lot for myself there.” (intervista di Francie Johnson, 23 giugno 2013, http://www.americansongwriter.com/2013/06/eugene-hutz/)

“I’m a huge fan of eastern philosophy and martial arts. A lot of martial-arts principles have been a huge part of my stage performance for years.”

Eugene Hütz durante un concerto dei Gogol Bordello a Madrid nel 2012. Sulla chitarra c’è il carattere cinese he 和: “armonia”, “insieme”. Ciò nonostante, Eugene non ha esattamente l’aria di un uomo cui una madre affiderebbe il suo bambino per una corso di judo

 

I Gogol Bordello hanno messo le arti marziali anche in una canzone, Lost Innocent World:

“Then I asked every geisha from their willow town

But nobody wanted to see death of a clown

We danced Shanghai tango

Like not tomorrow jive

When kung fu master found me, he asked me:

‘Are you still alive?’”.

 

Il “neo-taoismo” rende?

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Da un sito in lingua inglese (http://longmenpai.eu/forums/topic/european-seminar-2014-held-in-romania/) traduciamo il seguente annuncio:

Seminario di alchimia interna – Longmenpai Romania 2014
Annunciamo qui il seminario del 2014 di pratica di Alchimia Interna Longmenpai che si terrà in Romania fra il 29 agosto e il 12 settembre 2014. Il seminario è indirizzato a tutti gli allievi europei del Maestro Wang Liping. Ci saranno due gruppi prestabiliti superimposed:

  1. Gruppo 1 – 29 agosto-7settembre 2014 – per un totale di 10 giorni, raccomandato ai principianti

  2. Grppo 2 – 29 agosto-12 settembre 2014 – per un totale di 15 giorni, per allievi avanzati

Il seminario sarà condotto dal Maestro Wang Liping, l’attuale trasmettitore della scuola taoista Longmenpai (Porta del Drago), parte della scuola di taoismo della Realtà Completa.

[…]

Tutti i costi saranno annotati in un sistema a “libro aperto”, ogni allievo può avere accesso in qualunque momento a tutti i dettagli finanziari del seminario.
La tariffa di base per l’insegnamento è di 200 al giorno. Quindi i prezzi per l’insegnamento saranno:

  • 2.000 euro per il primo gruppo di 10 giorni. Ci sarà un pagamento anticipato di euro 500 al momento della registrazione in questo gruppo.

  • 3.000 euro per il secondo gruppo di 15 giorni. Ci sarà un pagamento anticipato di 750 euro al momento della registrazione in questo gruppo.

Importante: se un allievo registrato vuole ritirare la registrazione, il pagamento anticipato non può essere rimborsato. L’unica possibilità per recuperare il pagamento anticipato è trovare un allievo sostitutivo.
La tariffa per l’insegnamento comprende la traduzione in inglese.
Oltre alla tariffa per l’insegnamento ci saranno altre spese come segue:
1. Spese comuni. Dobbiamo coprire tutte le spese del maestro e di suo nipote: biglietti aerei, alloggio, traduzione in lingua inglese e una somma per una breve vacanza dopo il seminario. Questi soldi saranno divisi equamente fra gli allievi qualunque sia il loro gruppo. NOTA: se il maestro concederà uno sconto nella forma di un posto gratuito al seminario, prima la tariffa sarà detratta dalle spese comuni, poi il resto sarà diviso fra gli allievi.
2. Spese personali. Viaggio e alloggio di ogni allievo saranno responsabilità individuale. Negozieremo sempre le tariffe di gruppo migliori e annunceremo questi costi per tempo
3. Spese per la pratica. È possibile che ciascun allievo necessiti di uno specchio personale. Se le stanze non contengono uno specchio adatto, potremmo aver bisogno di ordinare specchi dalla città, ogni allievo è responsabile del pagamento del proprio specchio.”

Da una pagina correlata (http://longmenpai.eu/registration-options-for-longmenpai-2014-seminar-in-romania/) traiamo i costi specifici da dividere fra i partecipanti al seminario di dieci giorni:

Volo della delegazione: non ancora stabilito

Alloggio delegazione: 932 (se ci sono 34 allievi iscritti)

Vitto delegazione: 636

Per un totale di: 1568

Il singolo allievo dovrà pagare per il proprio vitto e alloggio:

Stanza singola: 30 (x10 = 300)

Stanza doppia: 17 (x10 = 170)

Pranzo e cena: 16 (x7 [3 giorni sono di digiuno] = 112)

C’è la possibilità che non abbiamo capito bene. Ma se invece i conti che gli facciamo in tasca sono giusti, danno i risultati seguenti.

Ogni allievo pagherà per se stesso la spesa finale di:

2.000 per il seminario

300 o 170 per l’alloggio

112 per il vitto

Per un totale di € 2.412 o 2.282

Più la condivisione delle spese della “delegazione” cinese, che, nel caso in cui gli allievi siano trentaquattro, ammontano per ciascuno di loro a € 46.

Più i costi, fin’ora non dichiarati, dei biglietti aerei per la delegazione cinese e di “una somma per una breve vacanza dopo il seminario” della stessa.

Se gli fosse necessario uno specchio, l’allievo dovrà pagare per esso altri € 25.

Infine, sullo stesso sito, tale Richard dice di avere già acquistato un impianto di registrazione per un costo di € 1.000, e per questa spesa dice che gli allievi possono fare una donazione spontanea e opzionale di € 50.

Vediamo ora qual è, a oggi, l’incasso finale del seminario di dieci giorni: il 3 giugno 2014, lo stesso Richard dichiara: “In questo momento ci sono 35 allievi iscritti (2-3 devono ancora pagare la tariffa dell’iscrizione)”. 2.000 x 35 = 70.000 euro.

A cui va tolto il costo della traduzione in inglese (ammesso che ci sia, perché spesso in questi eventi s’incarica gratuitamente della traduzione un membro dell’associazione).

Sembrerebbe più appropriato il titolo “un attuale trasmettitore”, rispetto a “l’attuale trasmettitore della scuola taoista Longmenpai”, poiché in Cina ve ne sono altri, più o meno accreditati.

Magari da questi si possono trarre insegnamenti a un costo minore.

Wang Li Ping 王力平 tiene un discorso

 

 

 

Resuscitar pupazzi?

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Dagli anni ’90 del ‘900, il governo cinese s’è reso sempre più conto che gli ideali e la morale laica del comunismo, da soli non riescono più a tener bene in riga i compaesani.

C’è inoltre il guadagno economico dell’affluenza turistica, soprattutto interna, verso gli ex luoghi sacri.

Da cui il revival di culti locali, prima in ordine cronologico il buddismo, poi il taoismo.

Gli enti deputati a questa nuova diffusione sono scelti e strettamente controllati dal governo.

Tra i luoghi più centrali per la ripresa della pseudo-spiritualità da turisti ci sono i buddisti Wutaishan 五台山 e Huashan 华山, e il taoista Bai Yun Guan 白云观 di Pechino.

Lucchetti lasciati da turisti sullo Huashan: Moccia in stile cinese

Bancarelle di oggetti buddisti a poco prezzo in un piazzale degli autobus a Wutaishan (vicino al monastero Shuxiang 殊像)

Visitatori al Bai Yun Guan in un giorno di festa

Ma più noti in Occidente, grazie alla loro mitica connessione con le arti marziali, sono Shaolin 少林 per il buddismo e, in seguito, Wudangshan 武当山 per il taoismo.

Biglietti per entrare a Shaolin

 

Turismo cinese in versione Wudang

 

Ora, ci si può chiedere quale tipo di spiritualità (studio, pratica e organizzazioni) consente un governo come quello cinese. In che modo conciliare con la religione un misto di marxismo e capitalismo dell’“economia di mercato socialista”? Da un punto di vista gestionale, sarebbe utile che un severo controllo socio-politico desse libera circolazione a credenze religiose che in gran parte sono libertarie?

 

Omaccioni in mutande

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Una delle numerose critiche mosse alle cosiddette Mixed Martial Arts (“arti marziali miste”) è che le loro gare ricordano intercorsi omosessuali.

Anderson Silva (a sinistra) e Chris Weidman alla misurazione del peso prima di Ultimate Fighting Championship 168

Tito Ortiz sopra a Forrest Griffin durante un torneo di Ultimate Fighting Championship nel 2012 (foto David Becker/Associated Press, tratta dal sito http://clikhear.palmbeachpost.com/2012/all-sports/boxing-i-mma/ufc-148-anderson-silva-stops-chael-sonnen-forrest-griffin-edges-tito-ortiz/)

Può avere contribuito a questa idea, magari frutto d’invidia, il fatto che sino a poco tempo fa i loro atleti gareggiavano indossando mutande striminzite. Perché? Qualcuno spiega che all’inizio i praticanti di questo sport si allenavano in costume da bagno sulle spiagge brasiliane.

Ma allora anche i calciatori negli stadi brasiliani non dovrebbero indossare maglietta, pantaloncini, calzettoni e scarpe, dato che fin da quando il calcio è approdato in Brasile, lo si è giocato in spiaggia.

La nascita delle Mixed Martial Arts deve molto al jiu-jitsu brasiliano; il suo patrono Helio Gracie compare in questa vecchia foto mentre supervisiona l’allenamento dei suoi figli Rickson e Rorion in spiaggia

 

Danza ba ji

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Questi giovani di Taiwan 台灣 hanno inventato un ballo con mosse dell’arte marziale cinese ba ji quan 八极拳 (“pugilato delle otto polarità”).

Niente di nuovo: un sacco di praticanti lo stile che si vede in giro fa lo stesso, solo senza esserne consapevole (e così il praticante che leggesse queste righe starebbe pensando: “No, io no”).

 

 

Anche del ba ji quan 八极拳? Ma anche no

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Inglese maccheronico, fisico non propriamente in linea, apparente agitazione psico-motoria e misto di pseudo-pugilato inglese e arti marziali cinesi. C’è una cosa giusta fra quanto viene mostrato in questo video? Soprattutto è corretto, al momento del colpo di gomito, quello che avviene alle gambe, al tronco (spina dorsale compresa) e all’anca?

 

 

Shugden chi?

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Negli ultimi tempi, quando il Dalai Lama compie una visita pubblica in Paesi occidentali, trova anche uno specifico gruppo di manifestanti a contestarlo.

I media riferiscono che, forse per la prima volta, è successo anche in Italia durante la visita del Dalai Lama il 14 e 15 giugno 2014.

Manifestanti della comunità di Dorje Shugden fuori dal Modigliani Forum di Livorno, dove Tenzin Gyatso ha tenuto le sue lezioni (foto tratta dal sito http://www.uninfonews.it/dalai-lama-livorno/)

I contestatori sono apologeti del culto di Dorje Shugden, uno spirito tutelare tibetano che da anni il Dalai Lama ha chiesto ai suoi fedeli di non pregare più. C’è chi non ha prestato ascolto a tale richiesta e continua quella pratica.

Questa divisione riguarda anche Milano. Qui, infatti, ci sono due centri di buddismo guidati da monaci tibetani; uno ha ascoltato Tenzin Gyatso e abbandonato la pratica di Dorje Shugden, l’altro no.

Molti occidentali si avvicinano al buddismo proprio grazie al Dalai Lama. Se uno di loro, probabilmente all’oscuro di questa diatriba, capitasse nel centro che prosegue la pratica di Shugden e volesse iscriversi a esso, sarebbe onesto che ne venisse informato dai suoi responsabili?

Panacea cinese?

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A sentire i protagonisti di questo filmato, nel tai ji quan 太极拳 (benché l’insegnante e la sua intervistatrice siano entrambi di origine cinese, è sbagliata la traslitterazione “tai chi” che appare nel video) è tutto bello, tutto bene: siamo tutti più felici, meno stressati, i problemi sembrano scomparsi e via con altre beatitudini del genere.

Questi discorsi sono ricorrenti in simili circoli. Ma qui ci potrebbe essere qualcosa di più allertante. Al minuto 4.28 del video, il signore cinese intervistato afferma: “Con il tai chi [sic] è tutto naturale: non c’è bisogno di prodotti medicinali. Con dei movimenti fisici si riescono a scacciare le malattie”. Di chi fa asserzioni del genere, se ne occupa Striscia la notizia?

Kung fu e follia

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Nel “cattivo” giornalismo si usa prendere una notizia scritta da qualcuno e ripeterla senza verificarne il contenuto.

Sicché Davide Frigatti, che il 17 giugno 2014 ha accoltellato tre persone, viene definito in molti articoli di cronaca “campione di kung fu” (vedi per esempio il sito http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Davide-Frigatti-il-presunto-aggressore-campione-di-Kung-Fu-e-attirato-dai-folli-b6fd0657-d91c-4c2f-8486-976bdb60fa87.html). Cosa significa questo titolo?

Innanzi tutto, nelle arti marziali cinesi tradizionali, quelle che qui vengono definite “kung fu”, non esistono gare.

Comunque, nel sito facebook di Davide compare la foto di una coppa su cui è scritto: “Memorial M° CHANG DSU YAO – TUI FA”.

Effettivamente, risulta che quella scuola di arti marziali cinesi organizzava e organizza gare, a cui tuttavia partecipano solo gli iscritti a essa. Le due parole “TUI FA” probabilmente significano “tecniche di gamba”, cioè di calci. Ora, se quella coppa l’ha vinta effettivamente Frigatti, ha gareggiato primeggiando su quante persone? E di quale abilità? Cioè: quante persone avranno mai partecipato alla gara di calci di un memorial organizzato in provincia di Milano da una delle tante associazioni italiane di arti marziali cinesi? Dieci, venti? Soprattutto, la competizione di tui fa 腿法 vinta non prevedeva un combattimento fra due avversari, bensì movimenti a solo, una specie di danza.

Comunque si pone una questione etica: magari ci saranno anche giocatori di golf o di scacchi che compiono massacri efferati con un coltello, ma probabilmente un folle omicida esperto di arti marziali è più pericoloso.

Potrebbe tuttavia non essere il caso di Frigatti,

se la sua scuola non desse molte possibilità di imparare a combattere veramente, malgrado il nome inflazionato “arti marziali”.

Il coltello usato da Frigatti nella sua violenza parossistica

Una sciabola cinese cinese “a coda di bue” (niu wei dao 牛尾刀) datata al XIX o XIX secolo

“Sono un uomo libero!”, gridava Frigatti dopo la sua mattanza. Che enorme illusione: era prigioniero della sua maniacalità, della sua paranoia, cioè della sua follia. Ora lo è anche delle patrie galere.

Gli occhi di Davide Frigatti

In linea

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Il corretto allineamento dell’apparato muscolo-scheletrico è uno dei fattori principali per l’uso proficuo del corpo umano.

 

Quello nella foto sopra è uno degli insegnanti italiani di tai ji quan 太极拳 più pubblicizzati. Il suo allineamento muscolo-scheletrico è corretto?

“Lupo ululà e castello ululì!” (Igor; si dice “Aigor”)

Dieci principi dell’assetto motorio essenziale per la pratica del tai ji quan, che comunque possono valere per la maggior parte dei movimenti fisici, sono stati trasmessi oralmente (kou shou 口授) da Yang Cheng Fu 杨澄甫 (1883-1936) al suo allievo Chen Wei Ming 陈微明, che li ha messi per iscritto (bi lu 笔录). Il primo principio è: “Xu ling ding jin 虚灵顶劲“.

Non molto tempo fa, soprattutto prima che le masse avessero accesso a Internet, ci voleva un insegnante per delucidare questa frase, mentre oggi sul web se ne possono trovare spiegazioni a iosa. 

Yang Cheng Fu