Vincitori e vinti

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Praticamente tutti gli appassionati del genere concordano che Ueshiba Morihei 植芝盛平 (1883-1969), il fondatore dell’arte marziale giapponese aikido 合氣道, fu un grande uomo.

Gli si attribuisce la frase “La vera vittoria è la vittoria su se stessi”.

win yourselfIn un combattimento, di qualunque tipo, ci sono degli avversari, e l’esito sarà giocoforza che qualcuno vincerà e qualcuno perderà. Allora non è forse vero che combattendo con me stesso, sono io il vincitore, ma sono io anche il perdente?

 

Ueshiba Morihei

 

Matter matters

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Spesso nelle arti marziali asiatiche si proclama che esse mettono in grado chi è più piccolo di battere chi è più grosso, magari sfruttando la sua forza.

 

Ye Wen 叶问 (in cantonese Yip Man; 1893-1972), il più famoso insegnante e divulgatore cinese dello stile yong chun quan 詠春拳 (in cantonese wing chun kuen) delle arti marziali cinesi. Stazza: cm. 163 per kg. 54 circa

Funakoshi Gichin 船越義珍 (1868-1957), inventore giapponese dello stile shotokan 松濤館 di karate 空手. Stazza: cm. 152 per kg. 54 circa

Angel Cabales (1917-1991), inventore filippino dello stile Cabales serrada eskrima delle arti marziali filippine. Stazza: assai minuta

 

Come la mettiamo con questi?

 

Mike Tyson (1966-), campione americano di pugilato. Stazza: cm. 178 per kg. 95-105

Brock Lesnar (1977-), campione americano di Mixed Martial Arts. Stazza: cm. 191 per kg. 130

Bobby Lashley (1976-), campione americano di Mixed Martial Arts. Stazza: cm. 187 per kg. 111

Jerome Le Banner (1972-), campione francese di kickboxing. Stazza: cm. 190 per kg. 120

 

Marines statunitensi a Okinawa accompagnano un anziano contadino dell’isola durante la Seconda Guerra Mondiale

 

I combattenti a mani nude con una stazza minuta non sarebbe meglio che imparassero almeno metodi per sviluppare la massima forza possibile che il loro fisico permette?

I pugili e alcuni esperti cinesi di arti marziali, per esempio, lo fanno.

 

Manny Pacquiao (1978-), campione filippino di pugilato. Stazza: cm. 169 per kg. 65

Buakaw Por Pramuk (1982-), campione tailandese di muay thai. Stazza: cm. 174 per kg. 70

Li Xiao Long 李小龙 (Bruce Lee, 1940-1973). Stazza: cm. 171 per kg. 59

Tre tipi di forze usati nelle arti marziali cinesi

 

Isaac Newton (1642-1727) , ritratto da Sir Godfrey Kneller (1689)

 

Crimine globale

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Ieri il Papa ha fatto di nuovo le scuse alle vittime di pedofilia nella Chiesa cattolica.

A quando le scuse dei capi buddisti, induisti ecc.?

Pahalagama Somaratana Thero, monaco buddista dello Sri Lanka domiciliato in Inghilterra, fu accusato nel 2011 dello stupro di una bambina inferiore ai dieci anni e di una ragazza inferiore ai sedici, più altri otto abusi sessuali a bambine sotto i quattordici anni

I monaci-soldato tibetani (ldob ldob ལྡོབ་ལྡོབ་ ) erano tra i più frequenti e temuti pedofili del clero lamaista

Yoga moderno?

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Pare che nella stragrande maggioranza dei casi, in Occidente lo yoga si limiti a una forma di ginnastica. Certi assertori della tradizione dichiarano invece che originariamente, in India, per yoga s’intendeva una pratica mistica. È davvero così?

Abbiamo tradotto dall’inglese il controverso articolo Historian disputes modern-day yoga’s Hindu identity claims, comparso il 28 febbraio 2011 sul sito https://in.news.yahoo.com/historian-disputes-modern-day-yoga-s-hindu-identity-claims.html:

«Storico contesta le pretese di identità indù dello yoga di oggi

Lo yoga, com’è praticato oggi, è un misto di varie tecniche, comprese alcune occidentali, ha detto uno storico.

Meera Nanda, professore associato di storia della scienza all’Indian Institute of Science Education and Research, a Mohali, dice che per la maggior parte degli indiani lo yoga è un simbolo vivente del loro modo di vivere, come la torta di mele lo è per gli americani. Tuttavia, aggiunge, non sono consapevoli che lo yoga di oggi non può affermare un’antichità vedica.

Meera Nanda

In un articolo sulla rivista Open [http://www.openthemagazine.com/article/international/the-ludicrousness-of-taking-back-yoga] ella scrive: “Di recente gli indù in America hanno cominciato a sventolare la bandiera zafferano [la bandiera ufficiale dell’induismo, ndr] sullo stile americano di yoga, che consiste ampiamente in asana yogiche e allungamenti. La principale lobby indo-americana, la Hindu American Foundation (HAF), di recente ha dato avvio a una campagna orale per ricordare agli americani che lo yoga fu creato in India da indù… La posizione indù purista, articolata dalla HAF, è che tutto lo yoga, compresa la sua componente fisica, cioè l’hatha yoga, ha radici nella religione/modo di vivere che risale ai saggi e agli yogi vedici”.

Narendranath Dutta, alias Swami Vivekananda (1863-1902)

Secondo le parole di Nanda: “C’è un unico problema in questa storia purista dello yoga: è falsa. Per cominciare, le asana yogiche non furono mai ‘vediche’. Lungi dall’essere considerate il gioiello della corona dell’induismo, le asana yogiche di fatto erano snobbati dagli intellettuali e riformatori indù – compreso il grande Swami Vivekananda – in quanto adatte solo agli stregoni, fachiri e jogi“.

Ella dice che nelle scuole di yoga Iyengar e Ashtanga vinyasa famose in tutto il mondo compaiono ginnastica e tecniche di body-building occidentali.

Da sinistra, Bellur Krishnamachar Sundararaja Iyengar (1918-) e Krishna Pattabhi Jois (1915-2009), inventore rispettivamente dello Iyengar yoga e dell’Ashtanga vinyasa yoga

“Lungi dal riconoscere onestamente i contributi occidentali allo yoga moderno, noi indiani semplicemente marchiamo tutto lo yoga come ‘vedico’, una dichiarazione compiaciuta che non ha alcuna integrità intellettuale”, scrive.

Ella mette in discussione il movimento ‘Take Back Yoga’ e dice: “Per il Nord America lo yoga è quello che McDonald’s è per l’India: entrambi sono impianti stranieri diventati nativi”.

Nanda dice: “In linea di massima, l’industria statunitense dello yoga non nasconde le origini di ciò che insegna. Al contrario, in un Paese che è così giovane e così continuamente in fieri, la presunta antichità dello yoga (‘il sistema di esercizi vecchio di cinquemila anni’ eccetera) e i suoi collegamenti con la spiritualità orientale sono diventati parte dei discorsi per vendere”.

Seguendo articoli e messaggi di blog che appaiono su The New York Times e su The Washington Post, Shukla della HAF e il guru New Age Deepak Chopra hanno avuto un diverbio. Shukla si è lamentato che l’industria dello yoga non assegnava il credito all’induismo, e ha definito Chopra un “profittatore filosofico”, mentre Chopra ha argomentato che lo yoga esisteva nella “coscienza e solo nella coscienza” molto prima dell’induismo.

Nanda descrive entrambe le idee come “ugualmente fondamentaliste”. Spiega: “La realtà è che lo yoga posturale, come lo conosciamo nel XXI secolo, non è né eterno né sinonimo di Veda o di Yoga sutra. Al contrario, lo yoga moderno nacque alla fine del XIX, inizio del XX secolo. È un figlio del Rinascimento indù e del nazionalismo indiano, in cui idee occidentali su scienza, eugenetica evolutiva, salute e forma fisica svolsero un ruolo cruciale come ‘tradizione moderna’”.

A suo giudizio, “gli aspetti fisici dello yoga furono ibridati con esercizi, ginnastica e tecniche di body-building mutuati da Svezia, Danimarca, Inghilterra, Stati Uniti e altri Paesi occidentali”.

Rachel Donovan nella “posizione om” allo USA Yoga National Championship del 2014

Nanda scrive: “Contrariamente all’impressione diffusa, l’ampia maggioranza delle asana insegnate dai moderni guru di yoga non è descritta da nessuna parte in antichi testi sacri indù. Chiunque cerca riferimenti per tecniche yoga popolari come pranayam, neti, kapalbhati o suryanamaskar nella letteratura vedica classica sarà penosamente deluso…. I quattro Veda non contengono alcuna menzione dello yoga…. Le Upanishad e la Bhagvad Gita sì, ma principalmente come una tecnica spirituale per purificare l’atman“.

Nanda dice che Light on Yoga di BKS Iyengar insegna da solo duecento asana, mentre l’Hatha Yoga Pradipika del XIV secolo elenca solo quindici asana, come fanno il Gheranda Samhita e lo Shiva Samhita del XVII secolo.

Ella attribuisce inoltre al palazzo di Mysore sotto a Krishnaraja Wodiyar IV (1884-1940) il revival popolare dello yoga in India. Ricorda: “Il maharaja, che regnò sullo Stato e sulla città di Mysore dal 1902 alla sua morte, era famoso come grande promotore della cultura e della religione indiane. Ma fu anche un grande innovatore culturale, che accoglieva le innovazioni positive dall’Occidente, incorporandole nei suoi programmi locali. Promuovere l’educazione fisica era una delle sue passioni, e sotto il suo regno, Mysore divenne il centro di un revival della cultura fisica nel Paese”.

Krishnaraja Wodeyar IV (1902-1940) in un ritratto conservato nel suo palazzo a Mysore (si pronuncia “Maisor”)

Ella conclude: “Le stridule pretese della HAF ‘che gli occidentali rubano lo yoga glissano completamente sull’enorme quantità di incroci e ibridazione che ha dato vita allo yoga come lo conosciamo. In realtà lo yoga contemporaneo è un esempio unico di una vera e propria innovazione globale, in cui pratiche orientali e occidentali si sono fuse per produrre qualcosa che è stimato e apprezzato in tutto il mondo… L’induismo, che sia antico, medioevale o moderno, non ha alcuna rivendicazione particolare sullo yoga posturale del XXI secolo. Dichiarare il contrario è grossolano e semplicemente falso“.».

Fisiognomica e vendite

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car sellerL’uomo nella foto sono anni che guadagna soldi pontificando su esoterismi vari.
Gli americani hanno un modo di dire: “Compreresti un’auto usata da quest’uomo?”.
L’origine del detto fu un poster della campagna elettorale per le elezioni presidenziali statunitensi del 1960, e l’autore del motto è sconosciuto. Più frequentemente viene attribuito al comico Mort Sahl o al giornalista Noel Parmentel.

Il poster con la scritta accanto al candidato repubblicano alla presidenza: Richard Nixon

 

Mutate, mutanti

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Pressoché in qualunque libreria si entri, si trovano libri circa l’Yi jing e varie sue edizioni, perché è uno dei testi più diffusi, fraintesi e abusati al mondo.

L’Yi jing 易經 (“Canone dei mutamenti”) è un testo assai arcano, tanto che perfino studiosi cinesi che ben padroneggiano la versione antica della loro lingua e che hanno studiato per molti anni il classico, faticano a interpretarlo correttamente.

Tenendo presente ciò, vagliamo il testo seguente, trovato al sito http://benessereflorido.blogspot.it/2013/05/corso-di-lettura-e-interpretazione-del.html, apponendo i nostri commenti in rosso.

«CORSO di lettura e interpretazione del Libro millenario degli “I Ching” dal 12 al 26 maggio a RIMINI

Come detto sopra, Yi jing è il titolo di un libro, che significa “Canone dei mutamenti”, quindi associarvi il plurale è sbagliato. Al massimo si può dire “libro millenario degli yi”. Questo errore si ripeterà in seguito nel testo. Inoltre, perché Libro con la L maiuscola?

Il LIBRO DEI MUTAMENTI è ritenuto il primo dei testi classici cinesi sin dall’inizio dell’Impero cinese ( II sec. A.C.)
La data d’inizio dell’impero cinese è stabilita al 221 a.C. È il II secolo a.C.? Inoltre, la A di A.C. e “Impero” vanno maiuscoli?

Considerato da Confucio il libro di saggezza.

Da dove viene questa idea? Cosa significa “libro di saggezza”?

NON E’ FACILE SPIEGARE IN UN EVENTO SU FACE BOOK PERCHE’ SCEGLIERE DI PARTECIPARE A QUESTO CORSO, NON LO SO COME FARE A RACCONTARVI LA MIA “PASSIONE” PER QUESTO LIBRO, ci provo!
Perché “passione” tra virgolette?

Lo possiedo da 12 ANNI E OGNI VOLTA CHE GLI-MI PONGO UNA DOMANDA MI PORTA UN INSEGNAMENTO perfetto in quel momento e per la situazione.
Mi sono spesso domandata come faccia a rispondere in modo così chiaro proprio a quello che gli ho chiesto, non è mai fuori posto, non dice una cosa per un’altra. Ma come fa?
E’ da interpretare si è vero, è fatto di simboli, di segni, 64 esagrammi, le risposte sono metafore MA è quello il Bello. Interpretare per se stessi per la situazione del Momento è sempre una ri-scoperta di sé.
Perché “Bello” e “Momento” con la maiuscola? Perché “ri-scoperta” invece di riscoperta?

E’ molto più complesso spiegarlo che consultarlo, credetemi!
Non le crediamo, per quanto detto in apertura.

DONA CHIAREZZA, è la connessione tra la parte cosciente (quella che pone la domanda) e la parte inconscia che dà la risposta tramite il libro…
Il mio modo di porre la domanda agli I Ching è sempre questa :
Cari I Ching, come posso comprendere al meglio la tale situazione?
Come è bene che io mi comporti?
Cosa mi vuole insegnare questa vicenda?
E così via.
In fondo ringrazio e scrivo Ti Amo (Mi Amo)
Va be’, buon per lei che si ama, tuttavia scrivere “ti amo” a un libro non suona un po’ come un antropomorfismo new age?

per me questo modo è il più semplice, è come la formula magica per accedere alla mia profondità affidandomi al Libro (che apparentemente sembra esterno a me ma in realtà è interno).
Un libro interno a sé? Meglio ricorrere con emergenza a un bravo chirurgo!

Non c’è un modo definito per fare domande agli I Ching, sicuramente è importante la “serietà” con la quale si pone la domanda… la domanda è posta a Voi stessi, il libro parla attraverso di voi. Niente di più.
Il modo definito c’è eccome. Inoltre, perché la V di voi è maiuscola? “Serietà”, dice (perché fra virgolette?)…

La magica magia è aprirsi alla profondità e lasciare da parte l’ego ed affidarsi a se stessi.
Magica magia?! Come si fa ad affidarsi a se stessi lasciando da parte l’ego?

Se ci affidiamo con fiducia alla nostra profondità arriveranno le risposte che ci occorrono.
“La risposta è dentro di te, epperò è sbajata” (il profeta di Quelo)

quelo2

Il libro dei Mutamenti è uno specchio, un compagno di viaggio ed è in collegamento diretto con la parte profonda di noi. Chi tira le monete e fa la domanda si dà anche la risposta, ecco perché mi piace, perché non c’è nessuno fuori di me che risponde al posto mio, è il mio inconscio che prende forma attraverso la materialità del libro, attraverso il simbolo, l’esagramma.
Il modo autentico e tradizionale di usare l’Yi jing non è con le monete.

INOLTRE : Il corso potrebbe interessare anche a terapeuti, psicologi, operatori e appassionati del simbolo e del Lavoro su se stessi.
Se a questo punto terapeuti e psicologi sono interessati a questo corso… Perché “Lavoro” con la L maiuscola?

Molti professionisti si avvalgono dell’utilizzo del libro millenario per risolvere ed ottenere suggerimenti a situazioni complicate anche con i loro pazienti. Incredibile vero? Libro molto diffuso in America e in Europa negli ultimi anni.

Sì, è così incredibile che non ci crediamo. Fuori i nomi: quali sono questi professionisti – di cosa – e queste situazioni complicate? Senz’altro ce ne saranno alcuni, ma agiscono secondo la scienza riconosciuta e quindi validata con la revisione paritaria?
“I Ching” una “entità” (C.G.Jung) che conosce tutte le possibili situazioni cosmiche ed umane e la Via di realizzazione migliore per noi.
Ma proprio tutte tutte?

” Se afferrare il significato del Libro dei mutamenti fosse cosa facile, una prefazione non sarebbe necessaria. Il testo è talmente oscuro che gli studiosi occidentali sono stati inclini a liquidarlo come una raccolta di formule magiche, troppo astruse per essere intelligibili, e comunque di nessun valore. … Esso è adatto solo a persone pensose e meditative, inclini a riflettere su ciò che fanno e su quel che accade loro, la qual cosa non ha nulla a che vedere con la rimuginazione dell’ipocondriaco. … Lasciamo che vada nel mondo, a beneficio di quanti san discernere il suo significato” C.G.Jung
Ecco, appunto, Jung descrive la stessa complessità da noi dichiarata in apertura. Inoltre, cita persone che riflettono su ciò che fanno (anche i corsi che fanno).

L’approccio con questo straordinario oracolo può essere definito magico, affascinante, curioso e incredibile.
Se ti interessa o pensi che possa essere utile a qualcuno passa parola, questo corso è assai raro e prezioso, almeno secondo me.
Assai raro, lo speriamo. Ma prezioso?

Grazie
Prego, grazie a lei per gli spunti.

CORSO STRUTTURATO IN 3 GIORNATE
DELLA DURATA DI 18 ORE.

DOMENICA 12, 19 e 26 MAGGIO.
DALLE 10 ALLE 13 e DALLE 15 ALLE 18
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COMPRESO IL LIBRO E LE MONETE EDIZIONE ADELPHI (18€)
PREFAZIONE DI C.G.JUNG
»

Ignoranza dei colti?

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Ogni tanto si viene a sapere che un insegnante di discipline fisiche orientali è stato ingaggiato da un ente famoso e/o prestigioso: la televisione, un’amministrazione comunale, un’università ecc. Come mai capita non di rado che questi insegnanti siano considerati inesperti dai più preparati esperti della materia?

Forse perché chi li sceglie non ha competenze in merito, non vi sa distinguere il diffusissimo “predicare bene e razzolare (praticare) male”, e spesso s’affida ad annunci pubblcitari (di cui i suddetti inesperti sono prodighi) o a conoscenti.

Per esempio il produttore o il regista televisivo ricorda che il cugino di un suo cameraman faceva yoga e gli chiede informazioni. Quest’ultimo, che sa poco o niente di tali discipline, dice che sì, l’insegnante di suo cugino era bravissimo.

Talvolta le raccomandazioni che danno luogo all’ingaggio sono più intime o ponderose.

Tuttavia succede pure che uno di questi istruttori venga ingaggiato per insegnare tai ji quan 太极拳 in un corso di laurea in Fisioterapia, un altro in uno di Scienze motorie. E qui la faccenda si complica.

Possibile che un docente universitario di anatomia o biomeccanica non s’accorga della bassa capacità dell’insegnante? Ipotesi: se ne accorge, ma pensa che allora il tai ji quan è proprio così, scarso dal punto di vista dell’organizzazione e dell’educazione motorie?

In Internet si dichiara che quest’uomo è laureato sia in Fisioterapia, sia in Scienze motorie e sportive. C’è qualcosa di giusto nella sua postura qui illustrata? Per esempio nella distribuzione del peso sui piedi, nel loro orientamento e in quello delle ginocchia, nella posizione del braccio dietro, nella forma della mano davanti?

Un sito internet dichiara che quest’uomo ha collaborato con una facoltà di Scienze motorie ed è stato correlatore di due tesi di laurea: una su tai ji quan e malattia di Parkinson, l’altra su tai ji quan e disturbi tonico-posturali

Questa postura è eseguita bene, da un praticante abile?

 

Il carrozzone italo-“cinese”

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Il bergamasco di cui nel post precedente è riuscito a coinvolgere in sue iniziative esponenti della vita politica, culturale, sanitaria ecc. milanese. Causa la partecipazione di questi personaggi, l’uomo comune può aggiungere credibilità a tali eventi.

Si può tuttavia chiedersi cosa ne sanno questi personaggi del contenuto di tali eventi: sono esperti di buddismo, arti marziali, ginnastiche energetiche e altri esotismi veri, o sono piuttosto comuni proponenti dell’orientalismo? Inoltre, per quale scopo partecipano?

Uno psichiatra rampante che ha partecipato a un evento qui citato

Marco Columbro (secondo da destra), già presentatore televisivo e attore, nell’ambiente orientalista conosciuto anche per la sua promozione di un lama tibetano residente in Italia. Notare come i due italiani vestiti da monaci siano in posa con la mano alzata, mentre i cinesi no

Marco Columbro col suo amico lama

Brodo “indo-cinese”?

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Probabilmente questo bergamasco è un caso più unico che raro: contemporaneamente “monaco Shaolin” e Hare Krishna (come dimostra il codino sulla calotta cranica altrimenti rasata).

Ciò nonostante, ha trovato la strada di un successo nel suo campo che gli permette di campare, grazie all’associazione con iniziative turistiche promosse dal governo cinese.

Il protagonista quando ancora non si vestiva da “monaco Shaolin”, ma era già Hare Krishna

 

Il tempio frou frou

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Il China Daily del 17 ottobre 2011 conteneva un articolo dal titolo “Il Tempio Shaolin confuta voci sull”abate CEO’”, dove c’è scritto: Il tempio dichiara che il ricavo dei biglietti d’entrata ammonta fra i cento milioni di yuan (15,4 milioni di dollari americani) e i duecento milioni di yuan, e il settanta per cento del ricavo appartiene al governo locale”.

Al riguardo, abbiamo tradotto dall’inglese l’articolo Shaolin Temple and its Commercial Face, il cui originale si trova all’indirizzo http://www.chinawhisper.com/shaolin-temple-and-its-commercial-face/:

«Il Tempio Shaolin e la sua faccia commerciale

Per gli amanti del kung fu in tutto il mondo, il tempio Shaolin è un luogo sacro per il kung fu. Ma mentre la fama dello Shaolin kung fu continua a crescere, l’antico tempio stesso è sempre più preso di mira. In seguito all’esposizione di alto profilo di una serie di attività commerciali intraprese dal tempio, la gente comincia a mettere in discussione i pretesti delle azioni dei monaci.

Tradizionalmente, le idee che le persone hanno dei templi buddisti sono edifici dalle tegole grige nascosti sulle montagne. Le porte del tempio sono sempre chiuse, escludendo il rumore e la furia del mondo sterno. Dentro alle alte mura rosse, le vite dei monaci sono fatte di intonazione dei sutra e meditazione, oltre allo svolgimento dei compiti quotidiani.

Due decenni fa la vita era così al tempio Shaolin [ci risulta invece che nel 1991 il monastero era già un luogo turistico e commerciale; non lo era nel 1928, però quell’anno fu distrutto, ndr]. Ma ora ha preso una piega molto diversa. Le immagini sotto mostrano il suo percorso commerciale.

Nel 1989 i monaci Shaolin formarono un gruppo marziale, per la prima volta fecero una dimostrazione di arti marziali nella provincia di Hainan. Da allora, il gruppo marziale monastico ha fatto migliaia di dimostrazioni in patria e all’estero e ha trovato una strada di “economia delle arti marziali”. L’immagine mostra l’aeroporto della capitale Pechino il 18 dicembre 1997, il gruppo di monaci Shaolin era in partenza per la Malesia per uno spettacolo di carità.

3 giugno 2004, il tempio Shaolin aprì il primo Centro di Cultura del Shaolin Wushu. a Vienna, in Austria. Al 2010, il Tempio Shaolin ha fondato dozzine di centri simili negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, Germania, Australia, Italia e altri Paesi. Più di trenta monaci del wushu vivono all’estero per insegnare arti marziali Shaolin. L’immagine mostra il 3 giugno 2004, dei monaci stavano facendo una dimostrazione all’aperto a Vienna.

Massa di turisti a Shaolin

Marzo 2004, più di trenta discepoli Shaolin visitarono gli Stati Uniti per la prima volta. Per una settimana si tennero in California attività di scambio culturale. La California fece del 21 marzo di ogni anno il suo Giorno del Tempio Shaolin del Songshan. L’immagine mostra un monaco che dimostra la sua tecnica dell’inguine di ferro all’ex portavoce dell’Assemblea Herb Wesson

Putin con Shi Yong Xin

23 marzo 2006, il Presidente russo Vladimir Putin ha visitato il Tempio Shaolin come sua ultima fermata in Cina. Putin divenne il primo leader straniero in carica. In più, anche il Presidente di Singapore, SR Nathan, e l’ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger visitarono il Tempio Shaolin. L’immagine mostra Putin che guarda monaci Shaolin praticare qigong.

Nel 1998 il Tempio Shaolin istituì la “Shaolin Industrial Development Co., Ltd.”. Il suo business principale è Torta Shaolin, Tè zen Shaolin. Il tempio registrò anche quasi cento marchi di fabbrica domestici. 2007, aprì un ospedale di nome “Farmacia Shaolin”. Poi la “Farmacia Shaolin” appose marchi di fabbrica applicati a spaghetti istantanei, caffè e altre merci con questo logo, ma il Consiglio di Stato per l’analisi e l’aggiudicazione dei marchi di fabbrica pensò che fosse “facile che i clienti intendessero erroneamente una funzione medicinale”, per cui la l’applicazione del marchio di fabbrica fu respinta.

Nel 2006 il Tempio Shaolin intraprese una serie di attività su larga scala. In luglio fu programmato che le bellezze del concorso Miss Tourism International visitassero il Tempio Shaolin. La televisione dell’Henan lanciò un incontro di benedizione per 999 nuove coppie nel Tempio Shaolin. A partire da quest’anno, sembra che il Tempio Shaolin sia diventato una programma culturale della provincia dell’Henan.

Le partecipanti a Miss Tourism Queen International 2009 al Tempio Shaolin il 23 agosto

Il Tempio Shaolin invitava ogni anno celebrità a partecipare alle attività di “Discussione Shaolin sullo zen”. Nel 2006 il prete cattolico canadese Bob Brown diventò il primo cattolico a partecipare a queste attività. L’immagine mostra il 3 settembre 2006, Bob Brown stava pasteggiando nella sua [del tempio, ndr] sala da pranzo vegetariana.

Ai piedi del monte Songshan le scuole di arti marziali col nome di Shaolin sono dovunque. Fino al 2009 la città di Dengfeng aveva oltre sessanta scuole di arti marziali, con più di cinquantamila allievi, a creare un introito diretto di cinque miliardi di yuan alla città di Dengfeng. L’immagine mostra il 6 luglio 2005, la stella delle arti marziali Shi Xiaolong partecipò alla cerimonia di apertura del campo estivo di kung-fu.

Marzo 2006. Il tempio Shaolin e una stazione televisiva satellitare della Cina meridionale organizzarono insieme una gara globale di stelle cinesi del kung fu. Imitando la competizione di canto amatoriale di un reality televisivo estremamente popolare intitolato Ragazza Super, gli sfidanti del kung fu si affidavano ai voti tramite SMS per restare in gara. Ai vincitori della competizione venivano offerti ruoli in un film futuro sul tempio Shaolin finanziato dagli stessi organizzatori dietro allo spettacolo televisivo.

Nel 2007, per promuovere il suo programma turistico “cultura zen”, il tempio produsse uno spettacolo musicale all’aperto intitolato “Cerimonia di musica zen Shaolin”. Il programma entrò in atto ufficialmente nel 2007, fino ad ora lo spettacolo è stato messo in scena mille volte, attraendo oltre un milione di turisti. L’immagine mostra il 23 maggio 2007, dieci monaci accesero la luce [?; anche in italiano che chi dice “aprire la luce” o “chiudere la luce”, invece di “accendere” e “spegnere”, ndr] per questa cerimonia.

22 ottobre 2009, il film “Il nuovo tempio Shaolin” ebbe inizio [?] nel Tempio Shaolin di Dengfeng, nella provincia dell’Henan. I monaci cercarono di fermare i giornalisti.

14 agosto 2006. La municipalità di Dengfeng, dove si trova il Tempio Shaolin, in agosto premiò l’abate con uno spettacolare berlina di lusso per i suoi contributi all’industria turistica locale. Ora l’abate lo guida ovunque, tre quarti delle persone esaminate in Internet pensano sia inappropriato.

Quest’anno più di sei milioni di turisti hanno visitato il sito nell’Henan, per visitare le sue sale di preghiera e vedere i monaci del tempio fare il loro spettacolo di kungfu. Il Tempio Shaolin fa anche uno spettacolo teatrale che ha fatto tappa a Londra e New York.

Il tempio Shaolin oggi è più simile a un business. Raramente ci s’imbatte in un monaco che salmodia sutra buddisti. Dovunque i monaci digitano SMS sui loro telefonini. I compiti quotidiani del tempio, come spazzare il pavimento, sono tutti svolti da lavoratori a ore. Guardie di sicurezza, non monaci, proteggono le entrate al tempio. Nel tempio si può trovare uno speciale ufficio liaison office, un ufficio per gli affari del tempio e un dipartimento delle finanze. È proprio come entrare in un edificio di uffici CBD di Pechino.

Queste mosse contenziose mettono il tempio, e l’abate in particolare, al centro di critiche. Coloro meno scocciati dalla baraonda dubitano che tali mosse turberanno la tranquillità dell’antico tempio. Ma gli estremisti ritengono il tempio Shaolin una “macchina per far soldi” e l’abate un “CEO” del tempio che puzza di soldi.

L’abate, che da tempo viene definito il CEO del tempio, non cerca di rifuggire da queste accuse.

“Dopo tutto la commercializzazione potrebbe non essere una cosa cattiva. Senza soldi non ci sarebbe la circolazione di prodotti. Sarebbe come tornare alla società primitiva”.

Il 6 luglio 2004 il presidente cinese Jiang Ze Min 江泽民 verga una calligrafia durante la sua visita al Tempio Shaolin. Di fianco a lui, l’abate Shi Yong Xin

Lui ha le sue ragioni per diventare commerciale.

Forse al tempio Shaolin serve un po’ di attività commerciale per mantenersi e aumentare la sua influenza culturale. Ma le preoccupazioni del pubblico non sono prive di fondamento. Dopo tutto, Shaolin è un tempio da 1.500 anni [non consecutivi, ndr] e ha delle buone ragioni per voler restare in circolazione per altri 1.500 anni.»

Tante persone, a torto o a ragione, fanno la stessa faccia dell’attore inglese Rowan Atkinson in questa foto, non appena vedono comparire qualcuno vestito da monaco Shaolin