Internet è un mondo enorme dove spesso non si sa chi sta dietro a un contenuto, perciò non fidatevi a priori di quanto vi trovate scritto. Questo blog non fa eccezione. Nel leggerne i contenuti, cercate di mantenere un sano e sereno spirito critico e razionale. Allo stesso tempo, non siate presuntuosi circa le vostre conoscenze. Questo sito si pone come realtà indipendente da ogni condizionamento e appartenenza politici o etnici.
Spesso nelle arti marziali asiatiche si proclama che esse mettono in grado chi è più piccolo di battere chi è più grosso, magari sfruttando la sua forza.
Ye Wen 叶问 (in cantonese Yip Man; 1893-1972), il più famoso insegnante e divulgatore cinese dello stile yong chun quan 詠春拳 (in cantonese wing chun kuen) delle arti marziali cinesi. Stazza: cm. 163 per kg. 54 circa
Funakoshi Gichin 船越義珍 (1868-1957), inventore giapponese dello stile shotokan 松濤館 di karate 空手. Stazza: cm. 152 per kg. 54 circa
Angel Cabales (1917-1991), inventore filippino dello stile Cabales serrada eskrima delle arti marziali filippine. Stazza: assai minuta
Come la mettiamo con questi?
Mike Tyson (1966-), campione americano di pugilato. Stazza: cm. 178 per kg. 95-105
Brock Lesnar (1977-), campione americano di Mixed Martial Arts. Stazza: cm. 191 per kg. 130
Bobby Lashley (1976-), campione americano di Mixed Martial Arts. Stazza: cm. 187 per kg. 111
Jerome Le Banner (1972-), campione francese di kickboxing. Stazza: cm. 190 per kg. 120
Marines statunitensi a Okinawa accompagnano un anziano contadino dell’isola durante la Seconda Guerra Mondiale
I combattenti a mani nude con una stazza minuta non sarebbe meglio che imparassero almeno metodi per sviluppare la massima forza possibile che il loro fisico permette?
I pugili e alcuni esperti cinesi di arti marziali, per esempio, lo fanno.
Manny Pacquiao (1978-), campione filippino di pugilato. Stazza: cm. 169 per kg. 65
Buakaw Por Pramuk (1982-), campione tailandese di muay thai. Stazza: cm. 174 per kg. 70
Li Xiao Long 李小龙 (Bruce Lee, 1940-1973). Stazza: cm. 171 per kg. 59
Tre tipi di forze usati nelle arti marziali cinesi
Isaac Newton (1642-1727) , ritratto da Sir Godfrey Kneller (1689)
Partiamo dalle scritte: se chin-na dovrebbe trascrivere i caratteri cinesi 擒拿, non è la traslitterazione giusta. La parola qin na擒拿 (o ch’in na nella traslitterazione Wade-Giles) significa “afferrare e tenere”, e indica le tecniche di presa, controllo, leve articolari e simili delle arti marziali cinesi. Quindi scrivere “Combat chin-na”, a parte l’esotismo di usare un parola inglese con una cinese su un manifesto italiano, risulta una ridondanza pleonastica: non esistono le Embroidery (“ricamo”) qin na.
“Cintura nera 4° dan”: a parte la “C” maiuscola dopo la virgola, dan è una parola giapponese che significa “livello” e come tale viene usata nelle arti marziali giapponesi. Allora cosa ci fa riferita al “Kung Fu”, che è cinese? Inoltre, nella foto quest’ultima parola è scritta “Kung fu” a destra al centro e “Kung-fu” in basso a sinistra.
Ora l’uomo con la maglietta rossa: la mano sinistra in quel momento è al giusto grado di rotazione? Le sue dita hanno la posizione e la tensione giuste? Il braccio destro non è troppo steso? Il gomito è all’angolo giusto? Il suo contatto e quello della spalla con il corpo dell’avversario sono giusti? Le due spalle non sono erroneamente alzate? Il braccio dietro non è troppo inerte e in una posizione non efficace? Esso contribuisce a manipolare il corpo dell’avversario, a proteggere il proprio corpo o all’efficacia dell’azione del braccio davanti e di tutto il resto del corpo? Le anche vengono sfruttate nel modo giusto? La gamba davanti è nella posizione ideale per agire sull’avversario? Il ginocchio e il piede dietro sono posizionati in modo efficace all’azione? Insomma, ogni parte del corpo è coordinata e posizionata con una sinergia funzionale all’azione?
Se le risposte andassero a sfavore dell’uomo con la maglietta rossa, non sembrerebbe strana l’asserzione “preparatore di atleti professionisti” espressa nella foto? Comunque non è specificato atleti di quale sport; magari sono ciclisti.
La stessa persona della foto iniziale (ci siamo permessi di oscurare il viso della bambina per una scelta etica)
(“Le regole del gioco”, documentario sulle MMA condotto da Nicolai Lilin)
Gira voce che nell’ambiente delle “arti marziali miste” (Mixed Martial Arts) ci siano molti elementi di estrema destra. Di seguito, foto di alcune persone che per biografia o atteggiamenti o dichiarazioni o tatuaggi o abbigliamento sono stati a volte etichettati come tali, a torto o a ragione.
In Italia, l’apologia di fascismo è un reato (http://it.wikipedia.org/wiki/Apologia_del_fascismo). Data cotanta legge, è stato chiesto a uno di questi praticanti di arti marziali se il fatto che ha un simbolo nazista tatuato su un braccio e loda il nazismo, non gli ha mai causato problemi con la polizia. Ha risposto che tutti i poliziotti sono d’accordo con lui. Siccome conosciamo almeno un poliziotto che non è d’accordo, ne consegue che tale affermazione non è vera.
È proprio il caso di dire che per la polizia e per le “arti marziali miste” non bisogna fare di tutta un’erba un fascio.
Può avere contribuito a questa idea, magari frutto d’invidia, il fatto che sino a poco tempo fa i loro atleti gareggiavano indossando mutande striminzite. Perché? Qualcuno spiega che all’inizio i praticanti di questo sport si allenavano in costume da bagno sulle spiagge brasiliane.
Ma allora anche i calciatori negli stadi brasiliani non dovrebbero indossare maglietta, pantaloncini, calzettoni e scarpe, dato che fin da quando il calcio è approdato in Brasile, lo si è giocato in spiaggia.
La nascita delle Mixed Martial Arts deve molto al jiu-jitsu brasiliano; il suo patrono Helio Gracie compare in questa vecchia foto mentre supervisiona l’allenamento dei suoi figli Rickson e Rorion in spiaggia