Fascisti marziali misti?

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http://www.dmax.it/video/programmi/le-regole-del-gioco/le-regole-del-gioco-i-nuovi-gladiatori/

(“Le regole del gioco”, documentario sulle MMA condotto da Nicolai Lilin)

Gira voce che nell’ambiente delle “arti marziali miste” (Mixed Martial Arts) ci siano molti elementi di estrema destra. Di seguito, foto di alcune persone che per biografia o atteggiamenti o dichiarazioni o tatuaggi o abbigliamento sono stati a volte etichettati come tali, a torto o a ragione.

In Italia, l’apologia di fascismo è un reato (http://it.wikipedia.org/wiki/Apologia_del_fascismo). Data cotanta legge, è stato chiesto a uno di questi praticanti di arti marziali se il fatto che ha un simbolo nazista tatuato su un braccio e loda il nazismo, non gli ha mai causato problemi con la polizia. Ha risposto che tutti i poliziotti sono d’accordo con lui. Siccome conosciamo almeno un poliziotto che non è d’accordo, ne consegue che tale affermazione non è vera.

È proprio il caso di dire che per la polizia e per le “arti marziali miste” non bisogna fare di tutta un’erba un fascio.

Claudio Alberton, italiano

 

 

 

 

 

 

Alex Celotto, italiano

Matteo Minonzio (a destra), italiano

 

Davide Morini, italiano (http://www.youtube.com/watch?v=t6QnDPYvWyU, minuto 5.44)

 

 

 

Alessio Sakara, italiano (per il gladio e il motto dannunziano “Memento auder semper” tatuati sulla schiena)

Niko Puhakka, finlandese (tatuaggi “skin head” e “Blood Honour“)

Niko Puhakka (tatuaggio croce celtica)

Aleksander Emelianenko (tatuaggio “Gott mitt uns”)

 

Viacheslav Datsik, russo

 

 

 

 

 

Mac Danzig, statunitense (a destra, con una maglietta di Hoelzer Reich)

Sean McCorkle, statunitense

Dave Cryer, statunitense

Cory Peterson

Cory Peterson, statunitense

Doug Marshall, statunitense (“croce di ferro” tatuata sul petto)

 

Shun Yagi, giapponese